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Rivotorto

Il nome deriva dal rivo, un ruscello tutt'altro che lineare (torto, storto) che scorre in prossimità del Santuario omonimo.

A Rivotorto, infatti, si sono svolti parecchi episodi della vita di san Francesco, agli inizi del XIII secolo. Il padre di Francesco, Pietro di Bernardone, possedeva diverse terre in zona e Francesco, quando decise di abbandonare la vita agiata, dimorò a lungo nel tugurio, un basso edificio in pietra coperto da frasche, i cui presunti resti sono ora custoditi all'interno della grande chiesa di Rivotorto.

Quando venne aperto il collegamento postale tra Firenze e Roma (nel XIX secolo), il paese ospitava una locanda di sosta, denominata per l'appunto osteriola: attorno ad essa ed alla strada statale 75 si è sviluppato il nucleo odierno del paese.

Storia

Il nome deriva dal rivo, un ruscello tutt'altro che lineare (torto, storto) che scorre in prossimità del Santuario omonimo.

A Rivotorto, infatti, si sono svolti parecchi episodi della vita di san Francesco, agli inizi del XIII secolo. Il padre di Francesco, Pietro di Bernardone, possedeva diverse terre in zona e Francesco, quando decise di abbandonare la vita agiata, dimorò a lungo nel tugurio, un basso edificio in pietra coperto da frasche, i cui presunti resti sono ora custoditi all'interno della grande chiesa di Rivotorto.

Quando venne aperto il collegamento postale tra Firenze e Roma (nel XIX secolo), il paese ospitava una locanda di sosta, denominata per l'appunto osteriola: attorno ad essa ed alla strada statale 75 si è sviluppato il nucleo odierno del paese.

Testo Fonte : Wikipedia

San Damiano d'Assisi

Antica chiesa situata nelle campagne assisane, San Damiano fa parte di un complesso più ampio di costruzioni ed è costituita da una navata unica con una piccola abside decorata con affreschi rappresentanti san Damiano, san Rufino, la Madonna e Gesù, e un coro ligneo del XIV secolo. Nella parte superiore dell'arco che compone l'abside è presente una copia dell'originale Crocifisso di san Damiano custodito nella Basilica di Santa Chiara in Assisi.

Storia

Nel 1205 san Francesco d'Assisi pregando davanti al crocifisso presente all'interno della Chiesa lo sente parlare e chiedergli di riparare la sua casa. Questo evento inciderà profondamente nella vita del santo che proprio qui, negli ultimi anni della sua vita, compose il Cantico delle Creature. Il crocifisso ha un aspetto molto particolare. Cristo in croce non mostra sofferenza, ma sembra quasi ergersi per comunicare a braccia aperte un messaggio di speranza.

Tra il 1211 e il 1212 Santa Chiara, a seguito di una profezia di San Francesco, vi fondò un ordine di claustrali che ivi risiedette fino al 1260. La stessa chiesa, secondo la storiografia cattolica, fu protagonista dei principali miracoli della santa: la moltiplicazione del pane, il dono dell'olio, la fuga dei saraceni dal chiostro, alcuni esorcismi e guarigioni, l'apparizione della croce sul pane davanti al Papa.

Fonte : Wikipedia

 

La Porziuncola

La Porziuncola è una piccola chiesa fuori Assisi, a Santa Maria degli Angeli, attualmente inglobata dentro una chiesa molto più grande, la basilica di Santa Maria degli Angeli, costruita per proteggere e venerare la tradizione della piccola chiesa.

La tradizione fa risalire la Porziuncola al IV secolo, ad opera di eremiti provenienti dalla Palestina. Nel 576 ne avrebbe preso possesso san Benedetto per i suoi monaci. La Porziuncola fu la terza chiesa riparata da san Francesco in seguito al sogno in cui sentì la chiamata del Signore a "riparare la sua chiesa". L'edificio dipendeva dal monastero di San Benedetto al Subasio.

Nella Porziuncola Francesco capì che doveva vivere "secondo il santo Vangelo". Da lì, in un'altra occasione, Francesco invia i primi frati ad annunziare la pace. Il 2 agosto del 1216 con la presenza di sette vescovi umbri fu consacrato il piccolo edificio e vi fu proclamato il così detto "Perdono di Assisi". Nella Porziuncola, inoltre, Santa Chiara rinunciò al mondo e abbracciò sorella povertà. Alla Porziuncola, infine, Francesco morì il 3 ottobre 1226.

La chiesa è costruita con pietra cavata dal monte Subasio. L'interno è costituito da un'unica aula con piccola abside, "chiusa" da una pala d'altare datata 1393, opera del pittore Pietro Ilario da Viterbo. Il piccolo edificio(di soli 4 metri per 7) conserva tutt'ora le strutture trecentesche, compreso il tetto con la copertura in marmi bianco e rosa. Il recente restauro, dovuto al sisma del 1997, e terminato nel 1999, ha fatto rinvenire il pavimento originale in "coxxio pesto" che è poi stato ricoperto dalle strutture cinquecentesche.

Sull'arco del portale d'ingresso, sulla fascia d'oro che incornicia l'affresco della facciata, vi sono scritte le parole "La tua richiesta Francesco accolgo" pronunciate da Gesù in risposta alla richiesta del Santo: che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe. A sottolineare l'ingresso nel luogo dell'indulgenza altre due brevi iscrizioni, una incisa sulla soglia: Hic locus sanctus est (questo luogo è santo) e l'altra scritta alla base dell'altare dell'affresco sopra la porta: Haec est porta vitae aeternae (questa è la porta della vita eterna).

L'ingresso alla Porziuncola è sproporzionato, così come lo è la porta laterale aperta nel XIX secolo per consentire il flusso delle grandi folle di pellegrini. Sul lato destro esterno è affisso uno dei documenti epigrafici più antichi dell'Ordine: la lapide della tomba di Pietro Cattani, morto il 10 marzo 1221 quando ancora era in vita Francesco. Si racconta che folle di devoti accorrevano alla sua tomba disturbando la preghiera dei frati; allora Francesco esortò Cattani ad essere obbediente in morte come lo era stato in vita e, quindi, gli ordinò di non compiere più miracoli. E così avvenne!

L'affresco sulla facciata è del pittore nazareno Friedrich Overbeck (1830) e vi è rappresentato Francesco che chiede a Gesù e a Maria la concessione dell'indulgenza plenaria. In alto, una lanterna in stile gotico (XVI-XV secolo) con una statua della Vergine, una Madonna del latte degli inizi del XIV secolo. Sulla parete esterna dell'abside un affresco raffigurante la Crocifissione, recentemente ripulito, dove sembra essersi ritrovata la mano del pittore Pietro Vannucci, detto il Perugino. Quello che si vede è ciò che resta di un grande affresco che ricopriva la parete del convento del XVI secolo, abbattuto quando fu deciso di innalzare la grande basilica.

La basilica fu fatta innalzare dal papa Pio V, negli anni 1569 - 1679, su disegno di Galeazzo Alessi.

Sito Originale :     www.porziuncola.org

Testo Fonte : Wikipedia

Santuario La Verna

Il Santuario francescano della Verna, situato a pochi chilometri da Chiusi della Verna (provincia di Arezzo), è famoso per essere il luogo in cui San Francesco d'Assisi ricevette le stigmate il 17 settembre 1224. Costruito nella parte meridionale del monte Penna a 1128 metri di altezza, il Santuario – destinazione di numerosi pellegrini – ospita numerose cappelle e luoghi di preghiera e raccoglimento, oltre a diversi punti di notevole importanza religiosa.

Storia

La Verna è il più famoso dei conventi del Casentino, e vero cuore del culto francescano. La fondazione di un primo nucleo eremitico risale alla presenza sul luogo di San Francesco, che nella primavera del 1213 incontrò il Conte Orlando di Chiusi della Verna, il quale volle fargli dono del monte della Verna che successivamente divenne luogo di numerosi e prolungati periodi di ritiro. Negli anni successivi sorsero alcune piccole celle e la chiesetta di Santa Maria degli Angeli (1216-18). L’impulso decisivo allo sviluppo di un grande convento fu dato dall’episodio delle stimmate (1224), avvenuto su questo monte, prediletto dal santo come luogo ideale per dedicarsi alla meditazione. L'ultima visita di Francesco al monte avvenne nell'estate del 1224. Vi si ritirò nel mese di agosto, per un digiuno di 40 giorni in preparazione per la festa di s. Michele, e mentre era assorto in preghiera vi ricevette le stimmate (circa il 14 settembre): di conseguenza la Verna divenne un suolo sacro. Papa Alessandro IV la prese sotto la protezione papale, nel 1260 vi fu eretta e consacrata una chiesa, alla presenza di San Bonaventura e di numerosi vescovi. Pochi anni dopo venne eretta la Cappella delle Stimmate, finanziata dal conte Simone di Battifolle, vicino al luogo ove era avvenuto il miracolo. Una cappella più antica, S. Maria degli Angeli, costruita nel 1218 per S. Francesco da Orlando, è raggiungibile dalla sacrestia della chiesa maggiore, iniziata nel 1348 ma rimasta incompiuta fino al 1459. Da quest'ultima i frati che si risiedono alla Verna si recano in solenne processione due volte al giorno (alle 14 e a mezzanotte)) verso la cappella delle Stimmate. Nella solennità delle stimmate (17 settembre) e anche in altre occasioni, molte comunità parrocchiali dei dintorni o fedeli e turisti provenienti da più lontano si recano a visitare questi luoghi, e i frati sono organizzati per ricevere ed accogliere circa 2000-3000 pellegrini.

Il convento venne parzialmente distrutto da un incendio nel XV secolo. Nel 1810 e nel 1866 i frati ne vennero temporaneamente espulsi a seguito delle soppressioni degli ordini religiosi

Testo  : Wikipedia

Sito Originale :  www.santuariolaverna.org